Associazione per il Disegno Industriale avvia una nuova collaborazione con l’Associazione Cascina San Vincenzo, realtà attiva dal 2008 nel campo dell’autismo, con l’obiettivo di sostenere percorsi di crescita, autonomia e integrazione sociale attraverso il progetto.

Cascina San Vincenzo nasce come luogo di accoglienza e accompagnamento, in cui le persone con disturbi dello spettro autistico e le loro famiglie possono trovare un contesto di riferimento stabile e competente. L’associazione opera grazie a un’équipe multidisciplinare composta da professionisti specializzati – psicologi, pedagogisti, educatori, logopedisti e psicomotricisti – impegnati nella costruzione di percorsi abilitativi personalizzati, modellati sulle caratteristiche di ciascuna persona e del suo nucleo familiare.
All’interno della Cascina vivono inoltre due famiglie che contribuiscono attivamente alla vita dell’associazione, rafforzando la dimensione domestica e relazionale dell’accoglienza.
“Lavorare con i ragazzi autistici è un’arte difficile.” Commenta il presidente dell’associazione Cascina San Vincenzo, Efrem Fumagalli. “Con l’Officina del Mosaico sperimentiamo ‘un’arte nell’arte’: gli operatori sono chiamati a coniugare competenze e creatività al di là dei pregiudizi e dei luoghi comuni per la scoperta e la promozione dell’arte nascosta in ciascuno, delle sue competenze e creatività. Superare la banalità delle definizioni senza negare difficoltà e diversità è il primo passo verso l’integrazione sociale”
Tra le attività promosse, l’Officina del Mosaico riveste un ruolo centrale: si tratta di un laboratorio artigianale a orientamento pre-professionale, rivolto a giovani adulti con autismo, concepito per favorire lo sviluppo di abilità relazionali, operative e lavorative.
A partire da questo contesto, ADI ha scelto di sostenere il laboratorio attraverso un workshop progettuale, finalizzato alla definizione di cinque linee di prodotti da realizzare all’interno dell’Officina, valorizzando le competenze acquisite dai partecipanti e introducendo elementi di progettazione professionale. Cinque designer, selezionati da ADI per sensibilità e approccio progettuale, lavoreranno a stretto contatto con i responsabili del laboratorio per ideare oggetti coerenti con le capacità produttive del centro e destinati alla commercializzazione.
«Il design, inteso come strumento culturale e sociale, ha il compito di generare valore anche nei contesti più fragili – dichiara Luciano Galimberti, Presidente ADI –. Questa iniziativa conferma l’impegno dell’Associazione a promuovere progetti che coniughino competenza professionale e responsabilità sociale, consapevoli che per i progettisti la morale non è questione da “professare” bensì da costruire quotidianamente.»
La collaborazione si inserisce nel quadro delle iniziative promosse da ADI per favorire un design consapevole, capace di dialogare con il territorio e con le esigenze reali delle persone, in una prospettiva di inclusione attiva e duratura.
